Pubblicazioni

Scaffale virtuale dedicato alla raccolta e condivisione di pubblicazioni.
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Pubblicazioni 0-6

Eventi, esperienze e percorsi dei nostri servizi documentati attraverso le pubblicazioni curate direttamente dal Coordinamento pedagogico con il supporto e la collaborazione di operatori ed esperti dei vari settori.

Stili relazionali e comunicativi nel rapporto con le famiglie

Il progetto documentato in questa pubblicazione, dal titolo Percorso formativo - Culture dell’accoglienza, strategie dell’incontro: stili relazionali e comunicativi nel rapporto con le famiglie, è stato rivolto alle/agli educatrici/educatori della rete dei servizi alla prima infanzia della città e ha avuto come principale obiettivo quello di fornire strumenti e strategie comunicative al passo con i tempi, al fine di assicurare l’acquisizione di strumenti per favorire la condivisione del progetto educativo con le famiglie.
La formazione ha interessato, nell’arco di due anni (2015-16 e 2016-17), 22 gruppi aula ed è stata erogata dall’Associazione Progetto Arcobaleno.
Attraverso un approccio metodologico che parte dalla riflessione comune e dall’esperienza professionale dei/delle partecipanti sono stati affrontati numerosi temi che stanno alla base della comunicazione interpersonale in ambienti interculturali quali il conflitto, il pregiudizio, lo stereotipo, le barriere della comunicazione, l’ascolto attivo e l’alleanza educativa, stimolando l’auto-osservazione, l’auto-riflessività, nonché il pensiero divergente, quale strumento importante per individuare nuove ed efficaci strategie relazionali.
L’obiettivo non è stato quello di fornire risposte certe ai problemi posti dai/dalle partecipanti, ma di offrire loro metodologie di lavoro aperte, atte a stimolare un atteggiamento riflessivo e creativo, necessario per trovare di volta in volta risposte adeguate al contesto e alla singola famiglia.
Il testo è suddiviso in tre parti:
•    la prima parte, dopo una breve introduzione sull’importanza della formazione in servizio sul tema dell’inclusione, fornisce alcuni riferimenti teorici sulla gestione dei conflitti e sull’importanza della creatività e del pensiero divergente nella risoluzione dei problemi;
•    la seconda parte documenta esempi di attività svolte durante la formazione che possono essere contestualizzati e utilizzati dal personale nel lavoro con le famiglie;
•    la bibliografia e la sitografia in fondo al testo comprendono tutti i libri citati in questo volume e permettono a chi legge di avere ulteriori strumenti per approfondire gli argomenti trattati e in particolare i temi dell’accoglienza e dell’interculturalità.

Proposte educative fuori e dentro la sezione

Questa pubblicazione documenta il percorso formativo erogato nell’anno educativo 2014-2015 dall’équipe di docenti dell’Associazione culturale LA FONTE e rivolto al personale dei Servizi 0-3 a titolarità pubblica e alle insegnanti delle Scuole dell’infanzia comunali e statali fiorentine.
Il percorso ha offerto ai professionisti – secondo un’ottica di continuità educativa 0-6 anni – motivazioni e strumenti atti a facilitare l’integrazione dei livelli progettuali del Nido e della Scuola d’infanzia, nonché la condivisione di obiettivi sul focus rappresentato dal ruolo adulto nelle attività educative svolte nello spazio esterno.
Dal come stare sulla scena educativa - progettare, sostenere, osservare, documentare e valutare l’esperienza dei bambini e delle bambine - all’arte dell’allestimento dello spazio esterno sulla base della varietà dei micro-habitat dei giardini o dei cortili dei Nidi d’infanzia e delle Scuole dell’infanzia. 
Leggendo questo testo è possibile interrogarsi sui tanti aspetti dell’outdoor education: Che rapporto c'è tra insegnamento e ambiente naturale? Cosa vuol dire educazione attiva? Quale è il compito dell'insegnante/dell’educatrice/dell’educatore? Perché per crescere è importante stare anche a contatto con la natura? Quali opportunità educative offre l'ambiente esterno e quali l’ambiente interno? cos'è un giardino educativo? Quali i tempi e i progetti dei bambini e delle bambine? Dove sta l'adulto/a in giardino? Cosa significa regia educativa di uno spazio interno ed esterno? Che differenza c'è tra giardino e ambiente naturale? Quanti e quali animali ci sono nel giardino del nostro Nido/della nostra Scuola? Quante e quali piante possiamo osservare? Cos'è un ecotono? Quale è il rapporto tra giardino e benessere? Cosa vuol dire allestire una Wunderkammer in un servizio all'infanzia? Quali benefici porta l'outdoor education?
Questo testo propone una visione eclettica dell’argomento e può essere considerato uno strumento di lavoro capace di stimolare la creatività e la progettualità degli/delle insegnanti/educatori/educatrici.

Il testo, Una formazione sulla continuità educativa 0-6, testimonia l’importanza che il Servizio all’infanzia del Comune di Firenze attribuisce alla coerenza educativa territoriale. La continuità educativa costituisce, di fatto, elemento fondante di un sistema formativo di qualità, un indicatore indispensabile per uno sviluppo coerente del percorso educativo rivolto alle bambine, ai bambini e alle loro famiglie. 
Il percorso di formazione, documentato attraverso questa pubblicazione, è stato realizzato nei cinque quartieri della città nell’anno scolastico 2013-2014 ed è stato rivolto a educatrici/educatori dei servizi alla prima infanzia e a insegnanti delle scuole dell’infanzia della città. 
Si tratta di un percorso formativo – erogato con metodologia attiva – che ha dato l’opportunità ai/alle partecipanti di confrontarsi, sviluppare la propria creatività e offrire agli altri la propria competenza, in un contesto di ricerca e apprendimento in cui a ciascuno/a è stato chiesto di interrogarsi sul proprio agire quotidiano e di mettersi in gioco in prima persona sia dal punto di vista teorico che pratico. 
Il testo affronta il tema della continuità educativa 0-6 con un approccio complesso a partire da alcuni temi fondanti il pensiero e l’azione educativa quali il gioco, il giocattolo, la narrazione e le emozioni che adulti e bambini/bambine vivono nella loro quotidianità. 
Il coordinamento pedagogico 0-6 ha promosso la documentazione di questo percorso per lasciarne traccia ai/alle partecipanti, ma anche per comunicare a coloro che non lo hanno vissuto i contenuti affrontati; in tal senso la pubblicazione diventa essa stessa uno strumento di formazione.

I Servizi alla prima infanzia stanno assumendo nel tempo una connotazione multiculturale, data la presenza sempre più numerosa, nel nostro Paese, di bambini, bambine e famiglie provenienti da altri Paesi del Mondo. Il Servizio all’infanzia del Comune di Firenze ha promosso, negli anni, iniziative finalizzate a fornire strumenti per la creazione di luoghi di educazione cooperativa: contesti d’inter-relazione e integrazione, di accoglienza delle diverse identità e di arricchimento reciproco tra culture, partendo dalla considerazione che ogni bambino/bambina è unico/a, ogni famiglia è unica e che la diversità è un fattore di ricchezza.
Esperienza di quotidiana interculturalità è la testimonianza di un corso di formazione, finanziato dalla regione Toscana, su interculturalità e prevenzione degli stereotipi che ha coinvolto, nell’arco di due anni educativi (2012-13 e 2013-14) tutte le figure professionali che lavorano nei nidi d’infanzia e spazi gioco fiorentini a gestione diretta, indiretta e in convenzione.
La pubblicazione è divisa in tre parti – l’intercultura come normale esperienza umana, interculturalità e plurilinguismo, la decostruzione consapevole di stereotipi e pregiudizi – ciascuna delle quali curata dai docenti del corso, in base alle specifiche professionalità.
Il testo non è rivolto solo a coloro che hanno partecipato alla formazione, ma offre a ogni lettore l’opportunità di affinare le proprie competenze interculturali, nonché di acquisire strumenti per governare un contesto in continua trasformazione e le diverse individualità che in esso prendono forma ed entrano in relazione.

Questa pubblicazione è il risultato della documentazione – realizzata dall’équipe Cemea Toscana – del percorso di formazione rivolto agli educatori e alle educatrici dei servizi alla prima infanzia pubblici e privati e insegnanti della Scuola dell’infanzia statale, paritaria comunale e privata del territorio fiorentino nell’anno educativo 2012-2013; pubblicazione concepita con l’intenzione di lasciare memoria del percorso realizzato, farlo conoscere a tutti coloro che non ne hanno potuto prendere parte attiva, divulgarne il metodo formativo adottato al fine di diffondere buone pratiche.
Nella prima parte viene presentato il progetto formativo e le sue finalità, si sottolinea l’importanza di un’efficace e attenta raccolta documentale delle tracce e delle testimonianze dei partecipanti, si approfondiscono gli aspetti metodologici in quanto presupposti indispensabili per attivare e sperimentare processi di apprendimento e cambiamento.
La seconda parte della pubblicazione fa da specchio alla metodologia di lavoro messa in atto (in ogni incontro di formazione in tutti i gruppi aula) proponendo un’alternanza tra contributi pratici e teorici. Teoria e pratica costituiscono, di fatto, i due aspetti complementari e fondanti della professionalità educativa. I contributi teorici raccolti nella pubblicazione, a cura dei diversi pedagogisti che hanno erogato il corso, affrontano temi trasversali agli incontri di formazione erogati complessivamente nel territorio. Le schede laboratorio, curate dagli esperti pedagogisti e artisti che hanno condotto i laboratori, offrono lo scenario dell’esperienza pratica.
La terza parte riporta un’analisi dei questionari di gradimento compilati dai partecipanti e si conclude con una riflessione sulla formazione in servizio che riconduce ai temi della continuità educativa.

Nel report sono riportati i risultati dell’indagine sul pranzo educativo realizzata, nell’anno educativo 2010-2011, in 37 servizi alla prima infanzia del Comune di Firenze a gestione diretta.
La rilevazione, effettuata tramite questionario compilato dal personale, pone attenzione a quelle modalità e strategie educative e organizzative, messe in atto nei Nidi d'infanzia, che permettono di realizzare un pranzo di qualità. Nello specifico i temi affrontati sono: il setting, l’organizzazione, i tempi, il ruolo degli adulti (educatori, esecutori e operatori cucinieri), i bambini, le regole e i rituali, le relazioni con le famiglie e la documentazione. All’interno del report alcune pagine sono tratte dalle Linee guida per i servizi educativi alla prima infanzia del Comune di Firenze, al fine di inserire il tema del pranzo educativo all’interno di una più ampia cornice pedagogica.

Il volume, redatto da due coordinatrici pedagogiche, ha come obiettivo quello di dare un contributo allo svilupparsi della cultura della documentazione, al fine di non disperdere il patrimonio di esperienze che i Servizi educativi alla prima infanzia del Comune di Firenze hanno costruito nella nostra città, di lasciare tracce che consentano alla memoria di preservare il valore dei percorsi intrapresi e di promuovere, attraverso le Linee guida, la pratica della documentazione qualitativamente valida e condivisa, basata su convinzioni educative che garantiscono il benessere delle bambine, dei bambini e delle loro famiglie.
Attraverso questo lavoro vengono forniti criteri e linee di intervento con lo scopo di superare l’approssimazione dei saperi e di ricondurre le differenti metodologie di documentazione praticate a una metodologia comune, in grado di far emergere e valorizzare le numerose esperienze presenti nei Servizi alla prima infanzia del territorio fiorentino. Al contempo vengono date indicazioni utili per un arricchimento di competenze teoriche necessarie per la realizzazione e l’utilizzo della documentazione, nonché strumenti di lavoro adeguati affinché l’elaborazione pratica possa essere la base per la produzione di una documentazione efficace. Oltre alle Linee guida, sette schede tecniche forniscono dettagliate indicazioni operative per la realizzazione di progetti di documentazione nei Servizi all’infanzia.
Alla pubblicazione è allegato un CD con le documentazioni dei Servizi.

La finalità generale di questa pubblicazione è quella di ripercorrere, per lasciarne traccia, i passaggi essenziali che hanno caratterizzato i Servizi educativi alla prima infanzia del Comune di Firenze, con particolare riferimento all’ultimo decennio.
Tante le trasformazioni avvenute.
Il continuo mutamento sociale ha fatto emergere nuove realtà e nuovi bisogni. Negli anni l’offerta di Servizi all’infanzia è andata progressivamente articolandosi in moduli organizzativi più tradizionali come l’Asilo nido, ma anche secondo linee gestionali e organizzative più flessibili.
Investire sulla professionalità complessiva degli operatori, ma anche sulle competenze specifiche, ha significato progettare percorsi formativi realizzati in un’ottica temporale di medio-lungo periodo, realizzarli sapendo accogliere e gestire anche le resistenze fisiologiche ai cambiamenti, monitorare e verificare la crescita individuale e collettiva di competenze, di consapevolezza del ruolo, d’identità.
I percorsi formativi realizzati e soprattutto i risultati raggiunti in termini di crescita professionale di tutti gli operatori sono tappe di un percorso che è andato nella direzione di una costante attenzione ai fabbisogni formativi espressi e nella capacità di finalizzarli al costante miglioramento della qualità dei Servizi offerti.
Nella stesura del libro si è cercato di coniugare un duplice approccio: da un lato l’esigenza di raccontare e di descrivere, dall’altro quella di documentare, di approfondire, di ricercare significati e correlazioni più ampie.
L’intento che abbiamo voluto realizzare con quest’opera è di far emergere la coerenza interna del percorso formativo. Un percorso in continuità che ha garantito una forte capacità d’innovazione, rafforzando il sistema.

Attraverso questa pubblicazione si vogliono dare precise indicazioni alle quali il personale dei Servizi alla prima infanzia possa attenersi nel periodo dell’ambientamento dei bambini e delle famiglie.
In apertura troviamo il contributo del Prof. Enzo Catarsi che sottolinea l’importanza del ruolo del coordinatore pedagogico nel sostenere il gruppo di lavoro e nel promuovere abilità e competenze favorendo la circolazione delle esperienze e delle buone pratiche che caratterizzano il quotidiano dei servizi.
La prima parte del volume, Bambini, adulti ambiente… l’inizio di un percorso condiviso, redatta da quattro coordinatrici pedagogiche, contiene una descrizione dettagliata degli aspetti che caratterizzano il periodo dell’ambientamento e, partendo dal contesto educativo e dall’accoglienza dei bambini e delle loro famiglie, promuove il coinvolgimento attivo dei genitori, declina strategie e modalità di incontro e scambio con le famiglie, definisce il ruolo della figura e dello spazio di riferimento mettendo l’accento sulle relazioni e sull’importanza dell’osservazione individualizzata.
Nella parte successiva, dedicata alle esperienze, si è voluto dare voce al personale attraverso il racconto di esperienze particolarmente significative vissute all’interno di alcuni servizi.

Queste pagine rappresentano la volontà di definire, ma soprattutto comunicare, il modello educativo dei Servizi alla prima infanzia nel nostro Comune.
Per la prima volta il Comune di Firenze presenta le Linee guida dei Servizi educativi, principi e indirizzi ai quali i gruppi di lavoro dovranno fare riferimento nel portare avanti, con la consueta professionalità, i progetti educativi dei Servizi.
Le Linee guida definiscono in modo sintetico ed efficace i principi pedagogici che sottendono il lavoro dei servizi. Nel documento si parte dalla definizione di un servizio educativo come sistema di relazioni affrontando nei vari capitoli tutte le tematiche che caratterizzano il lavoro educativo, dalle relazioni con i bambini e con le famiglie, accolti e sostenuti in maniera attenta alle loro specificità, dall’ambientamento al contesto, dalle diverse professionalità del gruppo di lavoro alla continuità educativa, al ruolo essenziale del Coordinamento pedagogico.
Le Linee guida nascono con l'obiettivo di consentire un consolidamento, dal punto di vista dei principi pedagogici, di tutti i servizi della rete per mantenere alta la qualità educativa, ovviamente se i principi pedagogici che ne fanno una cornice di riferimento sono attualmente validi, qualcosa cambia per quanto riguarda la seconda parte della pubblicazione La rete dei servizi. Il ruolo dell'ente pubblico (da pag.30 a pag. 32). I contenuti di questa seconda parte sono riferiti ad una normativa non più vigente e saranno prossimamente aggiornati.
Per quanto riguarda quindi la rete dei servizi e il ruolo dell'ente pubblico in materia di autorizzazione, accreditamento e convenzionamento si invitano gli interessati a consultare le pagine web del Portale educazione 0-3 dedicate al Sistema dei servizi e la normativa vigente (Reg. R. 41/2013).  

All’interno del progetto Equal TEMPO – Territorio e Mainstreaming per le pari opportunità è stata realizzata un’azione specifica finalizzata alla formazione di educatrici/educatori dei servizi per l’infanzia sul tema del superamento degli stereotipi culturali. Il percorso formativo ha coinvolto le educatrici di due Nidi d'infanzia e di un Centro Gioco e le insegnanti di quattro Scuole dell’infanzia del Comune di Firenze, con l’obiettivo di contribuire attivamente alla promozione delle pari opportunità tra bambine e bambini attraverso un’azione educativa sugli stereotipi di genere. Il percorso formativo ha permesso alle educatrici e alle insegnanti di realizzare all’interno dei loro servizi all’infanzia progetti sperimentali sulla cura e contrasto degli stereotipi, grazie alla supervisione di Letizia Lambertini. La pubblicazione contiene le relazioni di esperte ed esperti del settore che sono intervenuti al convegno di apertura del progetto di formazione, la supervisione delle sperimentazioni, una sintesi dei progetti sperimentali realizzati dalle educatrici/insegnanti.

La rivista Firenze per le bambine e per i bambini è un progetto promosso dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione con l'obiettivo di documentare e fare conoscere l'attività dei servizi alla prima infanzia del Comune di Firenze: il primo numero "sperimentale" esce nell'aprile del 2004. Nel maggio 2004, con lo scopo di effettuare la verifica del primo numero, la redazione ha organizzato una giornata studio, aperta a tutte le figure professionali che lavorano all'interno dei servizi, da cui sono scaturite le indicazioni relative al progetto grafico e editoriale dei numeri successivi. Firenze per le bambine e per i bambini diventa così uno strumento di lavoro per lasciare tracce nella memoria, per dare visibilità ai progetti, diffondere la cultura dell'infanzia che il servizio Asili nido e servizi complementari da anni produce e valorizza, mettere a confronto i diversi punti di vista, dare voce alle diverse figure professionali dei servizi, alle famiglie utenti e a tutti coloro che, in realtà diverse, operano nel mondo dell'infanzia.

L'apprendimento della lingua italiana costituisce, anche nella scuola dell'infanzia una delle tematiche fondamentali per garantire la crescita e lo sviluppo dei/delle bambini/e, quale elemento mediatore indispensabile per l'acquisizione e la trasmissione dei saperi.

Questo volume contiene indicazioni, dati statistici e progetti relativi alla continuità educativa tra asili nido, scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di primo grado. Il materiale raccolto è l’elaborazione di una ricerca avviata sul territorio fiorentino e costituisce una documentazione finalizzata alla conoscenza delle iniziative e delle esperienze più significative realizzate nelle scuole.

Le norme sull’autonomia scolastica affidano alla scuola specifici compiti sull’elaborazione di percorsi formativi ben strutturati che rispondano ai bisogni di bambini e bambine. Promuovere la qualità del servizio scolastico è la priorità dell’amministrazione comunale di Firenze che gestisce le proprie scuole con la massima attenzione ai percorsi formativi progettati dalle singole istituzioni e alla continuità educativa realizzata con il Nido e con le altre istituzioni scolastiche e con le famiglie. Elemento strategico per lo sviluppo dell’innovazione scolastica risulta la valorizzazione della professionalità docente attraverso un’attività di formazione in itinere basata su percorsi di ricerca-azione finalizzati allo studio e all’analisi delle esperienze didattiche per un’ulteriore qualificazione dell’offerta formativa.

Ci vuole un villaggio per educare un bambino e una bambina. Se la famiglia è il primo contesto formativo, la scuola è il primo luogo di socializzazione allargato per la formalizzazione e la sistematizzazione dei percorsi educativi. È nella scuola che famiglia, insegnanti, operatori/trici scolastici ed esperti/e si incontrano, si parlano per concorrere alla ricerca di una visione comune sull’idea di bambino/a, dei suoi bisogni reali, dei progetti e dei percorsi condivisi per la sua crescita e per il suo sviluppo armonioso. È fondamentale, quindi, che tutte le componenti di questo sistema formativo abbiano ruoli definiti con principi ispiratori condivisi. Famiglia, scuola, istituzioni, società, connotano la complessità di un sistema diversificato da scelte politiche e influenze territoriali, al quale il bambino e la bambina appartiene, e sono chiamate al difficile e irrinunciabile compito della formazione del cittadino e delle cittadine del domani.

Centri Alfabetizzazione in L2

Nel corso degli anni, i centri di alfabetizzazione, si sono avvalsi della consulenza di esperti qualificati, quali: Graziella Favaro, Arcangela Mastromarco, Vinicio Ongini, Massimo Vedovelli, Monica Barni, con i quali sono stati realizzati percorsi di formazione e ricerca. Anche grazie a loro sono stati prodotti, realizzati e sperimentati strumenti e materiali utili per l'accoglienza e la didattica dell'insegnamento dell'italiano come seconda lingua (L2).

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